Shôhei Imamura nasce nel 1926, Takeshi Kitano nel 1947: due generazioni separate dalla seconda guerra mondiale, un’esperienza tragica e devastante per il Giappone. Due autori dai tratti stilistici molto diversi, ma che condividono uno sguardo spietato e impietoso, a volte con pennellate di sarcasmo, sulla società nipponica, intrisa di tenaci, “indispensabili” sopravvivenze fatte di arcaicità, richiami di una natura penetrante, pulsioni primarie, leggi del sangue. Tra crime film, black comedy, drama e action movie, i due autori si immergono nelle contraddizioni del loro paese, nelle lacerazioni di esistenze tra loro lontane, ma che, pur in epoche diverse, condividono disagi, desideri “inappagati”, cedimenti, dissoluzioni, frustrazioni.
Il 2 maggio, eccezionalmente di martedì e in Auditorium di Piazza Libertà, il collettivo FUCK!LACRÈME sonorizza dal vivo Michaël, capolavoro del 1924 di Carl Theodor Dreyer, la storia di un desiderio “rubato”. Una collaborazione tra Festival Orlando, Lab 80 e Bergamo Film Meeting.