A spasso tra divi e divine
2013
2013
Al centro del nostro incontro annuale vi sarà, come consuetudine, un momento riguardante l’arricchimento delle nostre conoscenze e riflessioni sul cinema (il XXIV appuntamento di “Studiare Cinema”) e un momento riguardante la vita, l’attività, i bilanci e i programmi della Federazione. Questo XXIV appuntamento di “Studiare cinema” è stato curato e verrà realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, l’Università degli Studi di Firenze, l’Università degli Studi di Pavia e l’Università degli Studi di Torino – DAMS – Centro Ricerche Attore e Divismo (CRAD) e Lab 80. Un particolare ringraziamento va a Nuccio Lodato, che è stato l’ideatore e il tramite per il progetto centrato sull’attore (e quindi anche sul divismo), pensato come un percorso triennale. Un percorso che – ne siamo certi – porterà ad affrontare vari aspetti fondamentali della storia del cinema che ancora mantengono una loro attualità latente, oltre che un’indubitabile carica di fascinazione e riscoperta. Per la Federazione rappresenta un esito importante perché rafforza, o meglio indica con particolare incisività, la collaborazione che abbiamo cercato negli ultimi anni con l’Università come occasione di studio e lavoro concordato. Almeno una parte delle nostre finalità sono indubbiamente le medesime. A SPASSO TRA DIVI E DIVINE (1930-1960) animerà i primi due giorni con conferenze e saggi lmici dedicati a Marlene Dietrich, Ingrid Bergman, Marlon Brando, Marilyn Monroe, Gary Cooper e a James Bond come eroe proteiforme degli ultimi cinquant’anni di storia del cinema popolare. Prima di predisporre il programma vi è stata una riflessione fra i componenti del Comitato Centrale. Dopo molti appuntamenti per soffermarci sul linguaggio, sulla narrazione, sul cinema di oggi con i suoi stimoli dal respiro spesso caduco e le sue fragilità, si è convenuto sull’esigenza di rivisitare, con lo sguardo recalcitrante di quest’epoca caratterizzata dalla provvisorietà (anche culturale e artistica) come condizione stabile, alcuni dei codici con cui abbiamo accostato e amato il cinema, che ci hanno formati, animati, sedotti e orientati anche nella nostra attività associativa. Certamente con l’intento di esorcizzarla, ma soprattutto per continuare a pensare che l’abitudine alla precarietà non debba ineluttabilmente significare assenza di futuro e incapacità di ogni istanza progettuale. Passeggeri in transito, indubbiamente, ma con i nostri bagagli, le nostre mappe, i nostri occhi e le nostre menti che scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi approdi.
Sergio Arecco
Nuccio Lodato
di Francesco Patierno
di Frank Borzage
Emanuela Martini
Mariapaola Pierini
Francesca Brignoli
Giulia Carluccio
Emanuela Martini
di Sidney Lumet