Rapporto sulla giornata, dall’alba al tramonto, di un cineoperatore che gira per Mosca alla ricerca del materiale da riprendere. Una delle opere sperimentali più significative del secolo. Il suo protagonista: il regista; il suo assistente: l’operatore; il suo soggetto: il cinema e i suoi rapporti con la realtà, la vita.
Nonostante la sua indiscussa reputazione, L’uomo con la macchina da presa non è mai stato mostrato con la musica che lo stesso Vertov aveva immaginato per il film, e che fu eseguita soltanto alla sua prima uscita. I musicisti Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti, con chitarre elettrica e elettronica, danno così voce e suono ad una delle ultime espressioni dell’avanguardia cinematografica sovietica.