Perduto Paradiso in due rulli

Perduto Paradiso in due rulli

di Luca Ferri, Mariachiara Pernisa, Morgan Menegazzo

Italia

2023

7'29"

Perduto Paradiso in due rulli
Regia

Luca Ferri, Mariachiara Pernisa, Morgan Menegazzo

Paese

Italia

Anno

2023

Durata

7'29"

Formato

Apple ProRes 422, mp4 h264

Lingua

Italiano

Durata

7'29"

Suono

Duccio Servi

Interpreti

Franco Piavoli, Silvia Fornari

Produzione

Andrea Zanoli, Lab 80 Film

Franco Piavoli è uno dei più importanti registi indipendenti della storia del cinema italiano, autore capace di costruire una propria peculiare e unica grammatica cinematografica. Nato nel 1933, vive da sempre a Pozzolengo, un piccolo paese sul lago di Garda, dove ha pensato, scritto ed in gran parte girato i suoi lavori. Siamo andati a trovarlo nella sua abitazione con due soli rulli in super 8mm e gli abbiamo chiesto di raccontarci il suo prossimo film. Il risultato è il racconto di un perduto paradiso che si confonde tra Adamo ed Eva, il ricordo di una passeggiata e un infinito desiderio d'amore.

Note di regia

Da molto tempo frequentiamo assiduamente Franco Piavoli. Nel corso delle nostre domeniche a passeggio sul Mincio, nei pressi delle colline moreniche, in qualche ristorante della zona oppure nella sua abitazione, abbiamo a lungo parlato di tutte le cose che normalmente si dibattono tra amici. Abbiamo parlato dei film passati, di quelli in corso e soprattutto ultimamente dei film che non siamo mai riusciti a realizzare. Perduto paradiso in due rulli nasce così: un racconto che Franco ci ha donato in un pomeriggio estivo, un film che sta lentamente realizzando e che come tutti i lavori in fieri presenta fragilità e dubbi sulla loro possibile realizzazione. Abbiamo a lungo ripensato a quel racconto, e finalmente, in uno dei nostri abituali incontri, ci siamo portati appresso una vecchia cinepresa, 2 rulli di super 8 e un registratore audio. Gli abbiamo chiesto di sedersi in un prato, all'ombra di un albero, e di provare a raccontare quel che si sentiva del proprio perduto paradiso. Il risultato è un racconto intramezzato dal nero del cambio di bobina e un flusso che ha continuato anche dopo la fine della registrazione analogica. Un racconto che dismette i panni della semplice storia e diventa improvvisamente altro, una fabula in prima persona che oscilla costantemente tra un paradiso immaginato ed i ricordi più struggenti di una perduta giovinezza.

Iscriviti alla
nostra newsletter

Non perderti le novità, gli aggiornamenti e tutti gli appuntamenti del tuo cinema preferito.

Iscriviti
Biglietti