Amichai Greenberg
Israele, Austria
2017
91'
Ebraico, Tedesco, Inglese, Yiddish
91'
Amichai Greenberg
Moshe Mishali
Gilad Inbar
Marnix Veenenbos, Walter W. Cikan
Tamar Gadish
Sarit Sharara
Aviv Aldema
Ori Pfeffer, Rivka Gur, Hagit Dasberg Shamul, Ori Yaniv, Orna Rothberg, Daniel Adari
Yoav Roeh, Aurit Zamir Per Gum Films (Israel) con Sabine Moser, Oliver Neumann Per Freibeuterfilm (Austria). Con il supporto di: Israel Film Fund, Jerusalem Film Fund, Austrian Film Institute, Keshet Tv, Yes Tv.
AL CINEMA.
Anteprima mondiale a Venezia 2017, in concorso nella sezione Orizzonti.
Yoel, un ricercatore che studia la Shoah, è nel mezzo di una battaglia legale, ampiamente ripresa dai media, contro interessi potenti in Austria. La questione riguarda un brutale massacro di ebrei che ebbe luogo verso la fine della Seconda guerra mondiale nel villaggio di Lendsdorf.
Un’influente famiglia di industriali, sulle cui terre avvenne la strage, sta progettando di costruire un complesso immobiliare proprio in quel luogo. Yoel sospetta che il loro scopo sia quello di insabbiare il caso per sempre, ma ha difficoltà a trovare le prove definitive per fermare il progetto. Mentre svolge le sue ricerche sull’incidente, Yoel esamina testimonianze secretate di sopravvissuti allla Shoah e, scioccato e sorpreso, ritrova una testimonianza resa dalla madre, di cui non sospettava l’esistenza. In essa, la donna confessa un fondamentale segreto del proprio passato. Yoel, che sta svolgendo una doppia ricerca, personale e scientifica, è intrappolato tra muri di silenzio. Da storico incrollabilmente dedito alla verità, decide di continuare le ricerche anche a costo di rovinare la propria vita personale e professionale.
IN SALA A:
Bergamo, Auditorium Cinema Lab 80
Capodarco (FM), Teatro Nuovo
Mantova, Cinema del carbone
Milano, Spazio Oberdan
Milano, Cinema Beltrade
Padova, Cinema Lux
Reggio Emilia, Cinema Rosebud
Roma, Apollo 11
Seravezza (LU), Scuderie Granducali
Treviso, Cinema Edera
Trieste, La Cappella Underground
Perugia, Postmodernissimo
Sono stato cresciuto con la consapevolezza che essere un ebreo osservante, nonché il figlio e nipote di sopravvissuti alla Shoah, rappresentasse le radici della mia esistenza, la vera essenza della mia identità: qualcosa di più grande di me e della vita stessa. Da bambino ero incantato dalle storie dei miei nonni sull’Olocausto. Sono cresciuto tra storie eroiche, incredibili, in cui la vita e la morte erano separate da una linea sottile.
Per me erano le migliori storie d’avventura che ci fossero. Ma la mia vita di tutti i giorni contrastava con questo dramma. Figlio di sopravvissuti alla Shoah, sono cresciuto in una famiglia priva di emozioni, dove sentivo che mancava sempre qualcosa. Qualcosa di sfuggente, che rimaneva innominato. Questo enorme abisso mi ha lasciato senza parole. Il copione del film rappresenta il mio sforzo per penetrare attraverso i muri trasparenti del silenzio.
Venezia 2017 - Orizzonti Haifa 2017 - Vincitore Best Israeli Film Competition Tertio Millennio Film Fest 2017 - Menzione speciale
Amichai si è laureato alla Maale Film School di Gerusalemme, il suo film di laurea è stato proiettato e premiato in vari festival internazionali. Ha in seguito scritto, diretto e prodotto per televisione, cinema e nuovi media. I suoi progetti coinvolgono istituzioni locali e internazionali in ambito educativo e commerciale, tra cui canali televisivi 1,2 e 10, il video giornale ZDF, Mandel Institute, Yad-Vashem e la Shoah Visual History Foundation creata da Spielberg. "La testimonianza" è il suo primo lungometraggio.