Max Ophuls
Francia
1939
82’
82’
Hans Wilhelm (come Jean Villeme)
Paul Portier, Eugen Schüfftan
Jean Sacha, Bernard Séjourné
Allan Gray
Edwige Feuillère, Georges Rigaud, Daniel Lecourtois, Paul Azaïs, Michel François, Georges Lannes, Mady Berry, André Gabriello, Jane Marken, Pauline Carton
Gregor Rabinovitch, Ciné-Alliance
AL CINEMA. La giovane Evelyne è rimasta vedova e senza denaro. Vive sola con il figlio Pierre e per mantenere sé e il piccolo si trova a lavorare come spogliarellista ed "entraîneuse" in un locale notturno di Montmartre. Un giorno ritrova per caso Georges, un medico, suo grande amore del passato: non lo vede da anni ma ne è ancora innamorata. Per nascondergli il lavoro che fa e le modeste condizioni in cui vive si affanna ad organizzare una complicata e costosa messa in scena, fingendo una tranquilla vita borghese. Quando Georges la invita a partire con lui per il Canada, Evelyne deve compiere una scelta definitiva.
La protagonista di Tutto finisce all'alba incarna la figura di una donna segnata da dolorosi abbandoni e pronta a sacrificarsi completamente per amore: un ritratto disegnato con sensibilità da Ophuls, che regala uno dei suoi più accurati personaggi femminili.