Alberto Cima, Paola Ratti
Italia
2002
95'
95'
Alberto Cima
Alberto Cima
Alberto Cima
Matteo Cima
Ain Talihärm, Vello Salo, Anto Pett, Ursula Saal, Tamar Harutyunyan, Kati Lehemets, Hannes Kivi, Lagle Parek, Arne Vaik, Erki Evestus, Boris Kivi, Enn Suve
Una riflessione sull'uomo, sulla condizione umana. Tallinn offre la possibilità rara di osservare liberamente, senza ricorrere a trucchi o violenze dell'occhio. Le persone accolgono lo sguardo, con naturalezza, non si sentono offese e non si ritraggono. Al contrario, volentieri partecipano, con discrezione. In ogni luogo: nei bar, sui tram, per strada. Nasce così l'incanto di fronte al mistero che siamo. L'uomo che si muove, si esprime, parla, canta, sussurra, suona. E non cessa di trasmettere messaggi, anche quando la voce si spegne e guarda con imbarazzo il vuoto. Al di là della protezione delle note convenzioni, per un attimo è perduto. Allora ci interessa anche di più, ci commuove: è lui, disarmato, vivo, vero. C'è chi accenna alle sofferenze di un popolo che s'è liberato da soli dieci anni da una feroce dominazione. Soffriamo con loro. La bella e giovane sposa, il barbone, l'alcolista e il genio al pianoforte fanno parte di un'unica realtà. Una unità che si mostra in milioni di forme, come fiori di campo: tutti essenziali. Tutte le immagini di Tallinn Lieve sono della realtà, come tutti i suoni.