Memorie - In viaggio verso Auschwitz

di Danilo Monte

AL CINEMA

Film personale molto forte, girato in soggettiva dal regista, che si confronta con il fratello più giovane, tossico dipendente, durante un viaggio in treno verso Auschwitz, pretesto per raccontare le difficili relazioni fra i due, con l'obiettivo di ritrovare una relazione perduta. Il regista: «Mio fratello è un grande appassionato di storia, in particolare di seconda guerra mondiale. Da qualche anno parliamo poco, mai in profondità. La sua vita? Droga, comunità, carcere, film e libri. Un giorno non resisto più e gli dico: “Per il tuo trentesimo compleanno ti porto ad Auschwitz. Sarà un viaggio lento, in treno, per ricominciare a parlare… e filmo tutto”. In viaggio si ride, si urla e si piange, ma soprattutto si parla… e alla fine si arriva. Auschwitz diventa quindi la meta di un percorso a ritroso nel tempo, scandito da vecchie riprese di famiglia. Nel luogo dell’anti umanità riusciamo a toccare la nostra umanità più autentica e profonda». 

«Tra poco fai 30 anni, per il tuo compleanno ti regalo un viaggio nel luogo in cui sei sempre voluto andare, Auschwitz. Un viaggio nella nostra memoria, per ricominciare a parlare».

Note di regia

Cercando di interpretare il pensiero del mio maestro Alberto Grifi, potrei dire che il film non conta in quanto opera finita, ma solo come processo di relazione umana messo in moto durate la sua realizzazione. In quest’ottica “Memorie” è un film terapeutico, personale. Scaturisce dal rapporto controverso e sofferto tra me e mio fratello e rappresenta una possibilità che mi sono dato per ritrovare un dialogo che manca da anni.
Il linguaggio del film è scarno e minimale, in fase di ripresa ho lavorato istintivamente senza curare le inquadrature, pensando semplicemente a confrontarmi con mio fratello. Questa attitudine ha preso ancora più corpo durante il montaggio dove, accostando semplicemente le inquadrature una all’altra separate da un “nero”, ho rifiutato qualsiasi artificio linguistico. Inoltre, le immagini d’archivio, montate all’interno del film in ordine cronologico decrescente, aprono delle finestre sul passato e ci accompagnano nel viaggio verso Auschwitz e dentro noi stessi

 

Biografia del regista

Danilo Monte è regista, direttore della fotografia e montatore. Autodidatta, sensibile alle tematiche politiche e sociali, utilizza il mezzo audiovisivo per interpretare la realtà e tessere relazioni. Negli ultimi 15 anni ha realizzato numerosi film, tra cui: “Siamo fatti così” di Aa. Vv. (2004), di cui cura tutti gli aspetti realizzativi. Documentario sul proibizionismo in materia di stupefacenti, che ha visto la partecipazione del cicerone “Roberto Freak Antoni.” Distribuito dalla Manifesto libri. “Gara de Nord” (2006) di Antonio Martino, di cui cura il montaggio. Documentario sulla situazione dei bambini di strada di Bucarest vincitore del Premio Ilaria Alpi nel 2007. “Provini d’amore” (2008) di Danilo Monte & Zucco, di cui cura la regia e il montaggio. Divertente rivisitazione aggiornata di “Comizi d’amore” di Pierpaolo Pasolini. “Heroes and Heroines” (2011) di Danilo Monte e Filippo Papini, di cui cura la regia, la fotografia e il montaggio. Una giornata nella moderna metropoli medievale, Kathmandu, vincitore del premio Italia.doc al Salinadocfest 2011. “ottopunti” (2014) di Danilo Monte, documentario su Timothy Ormezzano, una delle tante vittime del G8 di Genova del 2001. Un dialogo sincero e diretto tra due amici e tra un padre e un figlio, per dare un senso alla delusione di una generazione intera, di cu cura la regia e il montaggio.
Paese: Italia
Anno: 2014
Durata: 76'
Formato: DCP
Genere: documentario
Fotografia: Danilo Monte
Montaggio: Danilo Monte
Musica: Massimo Arvat
Con: Roberto Monte, Danilo Monte, Salvatore Monte, Irma Mucci, Tullio Monte, Jessica Serioli, Gabriel Monte, Lorena Grigoletto, Laura D'Amore, Simona Tilenni, Famiglia Marinello
Produzione: Don Quixote e Polivisioni.org


Materiali stampa