DOPO "VERTIGINE" DANA ANDREWS E GENE TIERNEY INSIEME PER UN CAPOLAVORO NOIR
Il poliziotto Mark Dixon, spesso richiamato dai superiori per i suoi metodi di lavoro un po' troppo brutali, causa accidentalmente la morte di un uomo sospettato di aver ucciso un ricco texano in una bisca del gangster Scalise. Dixon nasconde le tracce del suo crimine e cerca di far ricadere la colpa dell'omicidio sullo stesso Scalise. Ma le cose non vanno come previsto. Dell'uccisione viene accusato il padre della ex moglie della vittima, interpretata dalla splendida Gene Tierney, di cui Dixon si innamora irrimediabilmente trovandosi di fronte ad un bivio: confessare l'omicidio per liberare il padre dell'amata o salvarsi senza raccontare la verità facendo un ultimo disperato tentativo di scaricare le responsabilità su Scalise e i suoi scagnozzi? Un noir scritto da Ben Hecht sotto pseudonimo - siamo in tempi di maccartismo - e diretto con la consueta grande abilità da Preminger.
Otto Preminger
Nasce a Vyžnycja, nell’attuale Ucraina. Dopo un’esperienza come attore con Max Reinhardt, si dedica alla regia teatrale. Nel 1931 realizza il suo primo film Die große Liebe (Il grande amore). Nel 1935 si trasferisce a Hollywood, dove lavora al cinema, continuando nel frattempo anche l’attività di regista teatrale. A Preminger è riconosciuta dagli Studios la competenza registica e la precisione come produttore dei suoi stessi film, fra i quali: Laura (Vertigine, 1944), Angel Face (Seduzione mortale, 1952), The Moon is Blue (La vergine sotto il tetto, 1953), Carmen Jones (Id., 1954), River of No Return (La magnifica preda, 1954), The Man with the Golden Arm (L’uomo dal braccio d’oro, 1955).
Dana Andrews (Mark Dixon)
Esordisce nel cinema nel 1940 con Kit Carson - La grande cavalcata. Recita poi in una serie di film di successo diretti da registi di primo piano come L'uomo del West (1940) di William Wyler e La via del tabacco (1941) di John Ford. La sua prima grande occasione da protagonista è nel film Alba fatale (1943) di William A. Wellman, accanto a Henry Fonda e Anthony Quinn. Nel 1944 inaugura il sodalizio artistico con Otto Preminger, che lo affianca a Gene Tierney in Vertigine e lo dirige poi in Un angelo è caduto (1945). La sua carriera prosegue da protagonista in Boomerang - L'arma che uccide (1947) di Elia Kazan, L'amante immortale (1948), accanto a Joan Crawford e Sui marciapiedi (1950), entrambi di Preminger.
Gene Tierney (Morgan Taylor)
Inizia la carriera di attrice negli anni ‘30. Distintasi come la sciatta ma aggressiva contadina di Caldwell ne La Via del tabacco di John Ford (1941), interpreta film di Sternberg (I misteri di Shanghai, 1941), Ernst Lubitsch (Il cielo può attendere, 1943), John M. Stahl (Femmina folle, 1945) e di Otto Preminger, regista che la guida nel suo personaggio forse più incisivo, quello di Laura in Vertigine (1944), grazie al quale conquista un Oscar. Tra gli altri film interpretati vanno ricordati Il fantasma e la signora Muir di Joseph L. Mankiewicz (1947) e La mano sinistra di Dio di Edward Dmytryk (1955).
Gary Merrill (Scalise)
All'inizio degli anni Cinquanta consolida il proprio successo. Nel 1950 si distingue nel ruolo di Bill Sampson nel film Eva contro Eva (1950) di Joseph L. Mankiewicz. La sua carriera prosegue con la partecipazione a film drammatici quali La fossa dei peccati (1951), girato in Inghilterra, e Telefonata a tre mogli (1952), entrambi accanto a Bette Davis; Notte di perdizione (1952) e a western come Gli sterminatori della prateria (1954) e Il meraviglioso paese (1959). L'attore passa poi gradualmente all'attività di interprete televisivo, apparendo nei decenni successivi in diverse serie di successo quali Alfred Hitchcock presenta, Dove vai Bronson?, Il giovane Dr. Kildare, Marcus Welby, Cannon.