Tristano ha tutto.
È forte, bello, bianco, vincente.
Ammazza i draghi, i giganti, va a caccia, fa la guerra.
È amato dal re Marco e da Isotta.
Ispira amore e invidia.
Eppure è un uomo sull’orlo della crisi.
Tratto molto liberamente dalla storia di Tristano e Isotta, Tristano è il seguito di Isotta, se lo spettacolo precedente raccontava la storia dal punto di vista femminile, il secondo appuntamento parla in particolare del maschile e delle logiche patriarcali.
È finita la magia, dice Tristano che non ama più Isotta. La realtà è che l’amore scoperchia le piccole crepe nascoste sotto la rigida armatura, sotto secoli di addestramento.
E Isotta ha un solo grido:
Buttati nella crepa o moriremo tutti.
Sophie Hames si diploma in scenografia all'Accademia di belle Arti di Liegi e in monodramma al conservatorio di Liegi nel 1999, alla scuola di circo Galante Garrone di Bologna, nel 2003 e alla scuola per attore del Teatro tascabile di Bergamo nel 2006. Dal 1999 al 2018, lavora per diverse compagnie belghe e italiane (Théâtre du Parking, Teatrop, Teatro Immagini, Isabelle il Capriolo, Pirate Ship, Spazio Circo Bergamo) come artista di teatro all'aperto, si esibisce in Italia, Belgio, Germania e Messico. Tra il 2012 e il 2014 per l'Università di Bergamo crea con passione, spettacoli a partire da ricerche sociologiche. In particolare, Alilò, rinati nonni domani e Componimento sui generi[s], sugli stereotipi maschili e femminili in repertorio fino al 2019.
Dal 2017 collabora al progetto Oltre il Muro dell'Associazione Culturale Immaginare Orlando, proponendo i suoi spettacoli nelle Scuole secondarie di secondo grado. Il 2017 è anche l'anno in cui nasce il suo nuovo progetto, Mon Cœur de Bois, un teatro di marionette, delicato, pronto ad attraversare le tempeste. Il primo spettacolo realizzato è Suzanne et Erik 157 jours.
Nello stesso anno pubblica, con Lubrina Bramani Editore, il testo teatrale Isotta – Iseult che vince il premio nazionale di poesia Ascoltando i Silenzi del Mare di Portoferraio. Negli anni successivi Isotta viene messo in scena in diversi teatri e festival e vince il premio EXPERIMENTA come miglior spettacolo 2019. Nel 2019 realizza Dammi delle ali, piccoli racconti birmani dell'orso bullo, il gatto-corvo, la Nonnina e la morte. Sophie Hames, oltre ad essere scenografa e marionettista, è anche illustratrice. Nel 2020 realizza l’esposizione monografica “Amour Monstre” al Festival ORLANDO e nel 2021 è l’autrice dell’illustrazione dell’ottava edizione del Festival. In questo stesso anno realizza le illustrazioni per il testo Uomini immaginati. Maschilità in metamorfosi di Cristiana Ottaviano per Lubrina Bramani Editore.
www.moncoeurdebois.com
Con: Sophie Hames
Light Designer, consulenza tecnica e artistica: Simone Moretti
Consulenza regia e cura dei dettagli: Luigia Calcaterra
Drammaturgia, costruzione marionette, ideazione: Sophie Hames
Musiche originali: Alessandro Adelio Rossi
Consulenza progettuale: Mauro Danesi, Caterina Sartor
Co-produzione: Festival ORLANDO
Con il sostegno di: Qui e Ora Residenza Teatrale