Some Strings è il primo progetto di Blackboard, un dispositivo di risonanza e contro-narrazione a cura di Francesca Ceccherini. Some Strings è un progetto artistico e audiovisivo nato da un corpo colletivo come atto di resistenza e come richiesta per la liberazione della Palestina. Registi e artisti di tutto il mondo hanno dato vita al progetto con una coralità di gesti filmici inediti (della durata da 1 a 5 minuti l’uno) che affondano le loro radici in Palestina, dove il poeta e insegnante Refaat Alareer è stato colpito durante attacchi aerei israeliani insieme a sette membri della sua famiglia il 6 dicembre 2023. Nel suo ultimo poema If I Must Die, pubblicato cinque settimane prima del suo assassinio, Refaat Alareer invitava chi fosse rimasto in vita a costruire un aquilone, un oggetto storico di resistenza, con pezzi di spago – some strings appunto – e così anche ognuno dei suoi lettori coinvolto nel prendere parte a questo atto simbolico. In Some strings i brevi contributi filmici raccolgono questo messaggio viaggiando nei cieli dei nostri immaginari oltre le narrazioni istituzionali, attraverso un mosaico di voci e prospettive che si fanno veicolo di risonanza per la richiesta di libertà.
Screening e round table con gli artisti Silvia Maglioni e Graeme Thomson, Yosr Gasmi e Mauro Mazzocchi, la semiologa Patrizia Violi e la direttrice ISREC Elisabetta Ruffini. Modera: Francesca Ceccherini.