Una riflessione complessiva sulla singolare esperienza di uno scrittore di assai elevata densità che, pur esercitando la professione di alto magistrato, riflette narrativamente su episodi svoltisi nella sua città – estremamente scottanti, riconoscibili e ben lontani dall'essersi esauriti – della vita italiana. La cui forza dà luogo alla proliferazione di film e successive serie tv, secondo una fenomenologia che insieme riflette e in parte provoca le radicali trasformazioni in corso nella produzione, distribuzione e fruizione del cinema. Una dinamica non aliena dalla parallelamente sviluppatasi linea Saviano > Garrone > Sollima/Comencini/Cupellini/Giovannesi per Gomorra.
Nuccio Lodato collabora alla rivista «Cineforum» dal 1981. Per mezzo secolo esatto ha scritto per parecchie riviste, e steso, curato o contribuito a numerosi volumi. Ha partecipato alla fondazione della Cineteca Griffith di Genova (1973-‘76); svolto consulenza per la Provincia di Pavia (1975-‘93); coordinato la giuria del Premio Adelio Ferrero e poi condiretto il festival della critica Ring! (1978-2010); presieduto il Teatro Comunale di Alessandria (1990-‘94 e 2012-‘13); insegnato Storia e critica del cinema all'Università di Pavia (2003-2013). È attualmente (a tempo indeterminabile) nel libro paga dell'INPS.