L’intervento si concentrerà sulle strategie che sono state adoperate all’interno del cinema italiano per dar forma all’esperienza migratoria e alla molteplicità dei suoi spostamenti. Dal racconto delle emigrazioni compiuto dal Neorealismo alle immigrazioni nel cinema contemporaneo: l’obiettivo sarà quello di indagare, “attraversando” alcune tappe della storia cinema italiano, le forme adoperate per rappresentare un’alterità che prova a collocarsi all’interno di un paesaggio, quello peninsulare, spesso deturpato dall’azione umana, nella precarietà dei luoghi di lavoro, tra i pregiudizi della socialità.
Massimiliano Coviello è dottore di ricerca in “Studi sulla rappresentazione visiva” presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze. È docente a contratto presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Firenze. Nel 2017 ha scritto, assieme a Francesco Zucconi, Sensibilità e potere. Il cinema di Pablo Larraín (Pellegrini). È autore del volume Testimoni di guerra. Cinema, memoria, archivio (Edizioni Ca’ Foscari, 2015) e della voce “Emigrazione” per il Lessico del cinema italiano. Forme di vita e forme di rappresentazione (Mimesis, 2014) curato da Roberto De Gaetano.