Montpellier, Natale 1976. Al funerale di Bertand Morane, ingegnere quarantenne, la presenza maschile latita: sono solo le donne a piangerlo. Una di loro, Geneviève Bigey, racconta la singolare storia di quest'uomo che, disteso nella bara, si troverebbe nella posizione migliore per ammirare ciò che ha sempre amato delle donne: le loro gambe. Con L'uomo che amava le donne, François Truffaut mette a fuoco alcune tematiche chiave del suo cinema (quella sentimentale in primis) con una trasparenza psicologica davvero efficace, dimostrando di possedere una padronanza totale del racconto e del mezzo cinematografico.