La storia d’amore tra Emmi, una donna tedesca anziana, e Ali, un immigrato marocchino molto più giovane. Il film mette a confronto la cultura tedesca, rigida e borghese, con quella nordafricana, percepita come “altra” e spesso discriminata. La relazione tra i due suscita ostilità e razzismo da parte della società, evidenziando i pregiudizi radicati nella Germania del dopoguerra. Fassbinder utilizza uno stile sobrio e teatrale per smascherare le ipocrisie sociali. Il film riflette sul potere distruttivo della paura e dell’intolleranza.
Al termine del film, incontro a cura di Giuseppe Previtali, in dialogo con Alessandra Goggio, docente di Letteratura tedesca.
In collaborazione con il Dottorato di ricerca in Landscape Studies for Global and Local Challenges e con i Dipartimenti di Lettere, Comunicazione, Filosofia e di Scienze Umane e Sociali dell'Università degli Studi di Bergamo, in collaborazione con l'Assessorato all'intercultura e i consiglieri delegati all'intercultura del Comune di Bergamo.