Il film racconta come un attore e una famiglia di senzatetto si mettano in viaggio su di un treno, diretti verso una destinazione che li porterà alla ricerca di una nuova casa, un po' come Giuseppe e la Vergine incinta. Il loro viaggio, però, diventa una messa in scena del viaggio dantesco nel quale l'attore ricopre il ruolo del Sommo Poeta, questa volta non accompagnato da nessuno nella discesa verso gli Inferi.
Il numerologo cerca di trovare ogni volta un senso a l'intera commedia, mentre tenta di raccontare il viaggio intrapreso tra i gironi infernali in un Inferno che sembra diventare sempre più simile a un presepe. Si incontrano lungo il cammino personaggi iconici del primo regno ultraterreno della Commedia, come il conte Ugolino e Paolo e Francesca, che raccontano lo scontare della loro pena con aneddoti legati alla storia della fotografia e della pittura, intrisa di simboli e parole. Quello che vediamo è un Dante, che rimane ammutolito e zittito dalle scene di guerra, di miseria e dall'udire bestemmie, in un percorso dentro il tempo e lo spazio della creatività e delle idee più eretiche. La famiglia di senzatetto è alla semplice ricerca di un riparo e un po' di cibo, ma questa disperata ricerca diventerà sempre più un indovinello.
«Ho sempre pensato che un film non si sostituisca alla pittura, non vi si sovrapponga, è semplicemente un’altra cosa. Nello stesso tempo però se guardi nell’obiettivo, nel rettangolo della macchina da presa puoi immaginare che quello sia lo spazio della tela» ha dichiarato l’artista, la cui cometa viaggerà tra l’arte popolare e di ricerca, in una discesa tra i gironi dell’inferno dove tutte le arti si ricongiungeranno sul tavolo della messa in scena, nella speranza di poter riveder le stelle.