Odessa 1905: a bordo dell'incrociatore Potemkin vi è un grave malessere. I marinai mal sopportano i soprusi del comandante. La situazione degenera quando il marinaio Vakulincuk dà l'esempio ai suoi compagni rifiutandosi di mangiare la carne avariata. Scatta la repressione. Viene ordinata la fucilazione di una parte dell'equipaggio, ma i soldati si rifiutano di sparare. La rivolta si propaga quando Vakulincuk viene ucciso da un ufficiale. Tutta Odessa scende in piazza, l'esercito spara su tutti, donne, vecchi e bambini. Si viene a sapere che una flotta sta puntando su Odessa.
La corazzata Potëmkin è uno dei titoli più celebri della storia del cinema e il risultato più compiuto della sperimentazione operata da Sergej Ėjzenštejn. Il film narra un reale fatto di cronaca, l'ammutinamento dell'equipaggio della Potëmkin nel 1905. Grande forza visiva ed evocativa della messa in scena grazie al montaggio e alla polifonia visiva, in cui i punti di vista si moltiplicano in modo funzionale a creare un racconto corale, orchestrazione in crescendo di pathos e tensione, dramma e minaccia costante.
Bruno Dorella e Nicola Manzan ne tentano una lettura musicale avvincente, con le percussioni di Dorella a seguire gli ardimenti del montaggio, mentre il violino e l'organetto di Manzan ne sottolineano l'innegabile pathos.
In collaborazione con Bergamo Film Meeting Onlus