Prima che Haize avesse compiuto due anni, suo padre Mikel Goikoetxea, un rifugiato soprannominato "?Txapela", fu ucciso dai GAL (Gruppi Antiterroristici di Liberazione, autentici squadroni della morte, sorti con il fine di eliminare i combattenti baschi). Senza alcun ricordo del padre, Haize a 25 anni comincia a farsi delle domande. Il film diventa un vero e proprio esercizio della memoria: unendo le testimonianze di coloro che conoscevano Mikel, Haize scopre a poco a poco suo padre, mescolando mondi diversi, sensazioni, convertendo gli spettatori in testimoni del viaggio irripetibile di Haize verso le proprie radici.