Nella Germania postbellica, dove l’omosessualità è ancora un reato, il giovane Hans passa direttamente dai campi di concentramento alla prigione. Solido dramma carcerario di grande eleganza e sofferto pudore, sorretto dal ritratto vibrante di personaggi sempre autentici, capaci di rifuggire stereotipi e facili categorizzazioni. Amori, frustrazioni, ricordi, affetti, sconfitte, speranze si alternano senza soluzione di continuità verso un finale teneramente struggente e inaspettato.