Dopo oltre vent’anni, la regista Monika Treut ritrova l? protagonist? del suo “Gendernauts” (1999) e torna a raccontarne le storie, i desideri, i timori, le aspirazioni. Il risultato è un documentario di acuta intelligenza che, in una prospettiva genuinamente intersezionale, intreccia riflessioni mai banali sui concetti di famiglia, di militanza, di accettazione e di comunità nella terza età. Elegante e asciutto nella forma. Profondamente politico e dirompente nei contenuti.