Non avevo conservato nessuna ripresa con Robards e Jagger; le uniche immagini rimaste sono quelle del film di Les. Non sono stato io a invitare Les Blank nella giungla. È venuto di sua iniziativa perché aveva una gran voglia di girare un film laggiù. All’inizio ero infastidito dalla prospettiva di avere una cinepresa che mi ronzava intorno, perché c’è qualcosa di sgradevole nel girare film sui film. Se, per esempio, cucini un pasto a casa, c’è qualcuno che ti fissa le mani, scrutando attimo per attimo quello che fai, all’improvviso non riesci a concludere più nulla di buono. Quando siamo osservati tendiamo a comportarci diversamente. Ma Les si è rivelato una presenza positiva. È molto discreto e senza dubbio ha buon occhio. Bisogna tuttavia tener presente che le riprese per il suo film sono durate cinque settimane, mentre la lavorazione di Fitzcarraldo ha richiesto quattro anni. Quindi Les Blank ha documentato solo una piccolissima parte di ciò che è avvenuto durante la lavorazione del film.
Les mi piaceva perché non era una specie di buffone di corte sempre impegnato ad adulare la produzione. Passava la gran parte del tempo nella zona in cui gli indios preparavano da mangiare. Cucinava con loro e riprendeva le file di formiche. Il suo interesse per le formiche era pari a quello per il film. Apprezzavo molto il suo atteggiamento, Burden of Dreams mi piace molto anche se di quando in quando non trasmette un’immagine positiva di me, e mi ha causato dei problemi. Per esempio a un certo punto parlo di persone che hanno perso la vita, ma Les non ha incluso la mia spiegazione delle circostanze. L’ha tagliata e così all’improvviso, sembra che io abbia messo in pericolo vite umane pur di girare il mio film. Questo tanfo mi ha accompagnato per un intero decennio. – Werner Herzog