Cinque kayakisti di fama internazionale: Francesco Salvato (Italia), Ron Fischer (Svizzera), Raphael Thiébaut (Francia), Stéphane Pion (Francia) e Jakub Sedivy (Repubblica Ceca), un gruppo con un range di età di 24 anni e sulle spalle un’esperienza canoistica di 112 anni in un’incredibile avventura lunga un mese in totale autonomia. Dai vicoli di Katmandu dopo nove giorni di cammino in quota, kayak in spalla, l’incredibile discesa: 550 chilometri sul fiume, 4400 metri di dislivello. Il collegamento di tre fiumi, il Langu Kola, il Mugu Karnali e l’Humla Karnali, consente la discesa da quasi 5000 metri di altitudine fino ai 190 metri della pianura indiana, a Chisapani. Nel 1999 una spedizione americana guidata dal grande esploratore fluviale Kurt Casey aveva già tentato questo viaggio, ma la discesa si era interrotta all’inizio del Mugu Karnali e i due canyon più isolati del Langu erano stati aggirati via terra. In un paesaggio di neve, pietra e acqua i cinque amici affrontano difficoltà estreme stivando negli spazi ristretti del kayak tutto il necessario per sopravvivere un mese.