Durata: 15’
“Non c'è nulla di comico al di fuori di ciò che è propriamente umano“
(Henri Bergson, Il Riso)
A corpo libero è un lavoro che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo, esplorando da un punto di vista drammaturgico un tempo di inadeguatezza, un tempo di onnipotenza e un tempo di accettazione in una contaminazione di tecniche espressive.
Un corpo che danza che occupa spazi pieni e vuoti, che si relaziona con le sue curve e le sue “parti molli”: l'imperfezione che diventa normalità, la propria fisicità come superficie di un mondo interiore. "A corpo libero" di Silvia Gribaudi è uno spettacolo dissacrante portato in spazi urbani, grido di rivolta di una donna che cerca la libertà.
«Silvia Gribaudi, con la coreografia "A corpo libero", è stata proclamata vincitrice del premio Giovane Danza D’autore 2009. La scelta della giuria è totalmente condivisibile: il grande umorismo, la profonda espressività, l’originalità delle scelte, hanno dato origine ad una performance davvero eccezionale, unica. Una donna comune, lontana da qualsiasi processo di idealizzazione, lotta contro la sua continua inadeguatezza. E’ un confronto tra l’individuo e la società: una lotta che si combatte senza sosta, a colpi di abiti, trucco, successo, apparenza. La vita è rappresentata, in effetti, come una gara, una competizione in cui è necessario distinguersi, spingere, farsi spazio. "A corpo libero" è dominato soprattutto da una forte autoironia, che si esplica in uno spettacolo esilarante e multiforme, bellissimo anche per i suoi contrasti (le musiche comprendono Giuseppe Verdi e Iggy Pop).»
Elisa De marchi, Non solo Cinema – 28/06/2009