Il film racconta la storia di una giovane anarchica. Figlia di un anarchico che ha passato metà vita in galera e l’altra metà al confino, Libera è cresciuta come una rivoluzionaria, anche se cerca di condurre una vita per così dire normale. Cioè fa la mamma, la moglie e la casalinga. «Ma come posso fare la casalinga quando fuori c’è la gente che combatte?» si chiede. Tutto il film ruota attorno a questa difficoltà: come può una rivoluzionaria avere una famiglia? Come si può coniugare l’amore e la rivoluzione? Il film fu girato nel 1973, ma uscì solo due anni dopo per problemi con la censura. Non piaceva a destra, ma nemmeno tanto a sinistra, visto che metteva in luce le contraddizioni di entrambe le parti.