Nel 2006 Piergiorgio Welby, ammalato da anni di una grave forma di distrofia, chiede pubblicamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il diritto di essere lasciato morire. Pochi mesi dopo, aiutato dai famigliari e dagli attivisti radicali, Welby compie la sua volontà. Love is All. Piergiorgio Welby/Autoritratto è il film che racconta la vita dell'uomo Welby attraverso le sue opere, quadri, libri, fotografie: Lab 80 lo proietta mercoledì 28 marzo, alle 21, all'Auditorium di Piazza Libertà, a Bergamo. In sala, durante la serata, saranno presenti anche Mina Welby, moglie di Piergiorgio, e i registi Francesco Andreotti e Livia Giunti.
Il film, che ha ottenuto la Menzione Speciali ai Nastri d'Argento 2017 ed è stato selezionato al Festival dei Popoli nel 2015, ha riportato alla memoria una vicenda che ha coinvolto milioni di italiani e acceso il dibattito non soltanto nelle sedi politiche ma anche tra l'opinione pubblica. Mostra al pubblico testi, immagini, dipinti e disegni di Piergiorgio Welby; compaiono le voci di Marco Cappato, Mario Riccio, Mina Schett Welby, Carla Welby; è ricca la presenza di materiali d'archivio.
Hanno detto Francesco Andreotti e Livia Giunti: «Nell’autunno del 2006 il video di un uomo che con voce sintetica, attaccato al respiratore, chiedeva al Presidente della Repubblica il diritto di essere lasciato morire, era entrato in casa attraverso il tg. In dicembre Welby, aiutato dai radicali e dall'anestesista Mario Riccio, ha ottenuto di essere lasciato andare. Per qualche giorno la sua icona è stata riproposta. Abbiamo iniziato a domandarci che cosa si celasse dietro quell'icona. E poi Mina Welby ci ha aperto le porte del tempio - continuano i registi -, perché di un tempio si tratta la vita di Piergiorgio. Pittura, fotografia, letteratura, politica, filosofia, in sintesi amore per la vita e per la libertà».
L'iniziativa è organizzata in collaborazione con Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti e Associazione Nuvole in viaggio. Costo ingresso: intero 6 euro, ridotto 5, soci Lab 80 4.
Info per il pubblico: www.lab80.it; 035.342239; facebook: UAAR Bergamo