Erik Gandini, regista nato in Italia da padre italiano e madre svedese, è uno dei registi scandinavi più conosciuti e tra i più interessanti documentaristi europei. Ha prodotto e diretto diversi film documentari acclamati a livello internazionale, tra cui Videocracy - Basta apparire (2009).
SINOSSI
La Svezia, società organizzata per antonomasia, garantisce ai suoi cittadini la realizzazione totale della propria indipendenza, grazie ad un sistema pianificato a tavolino dalla politica negli anni Settanta. È così che si riducono al minimo contatti e interazioni: metà della popolazione vive sola, sempre più donne diventano madri single con l’inseminazione artificiale, il numero delle persone che muoiono in solitudine è in continuo aumento. Solitari donatori della banca del seme, aree residenziali deserte e morti dimenticati aprono interrogativi inquietanti sulla società più indipendente del mondo, in cui una delle poche attività condivise sembra essere quella della ricerca delle persone scomparse.
Perché una vita sicura e protetta può rivelarsi tanto insoddisfacente? Alcuni svedesi cercano di resistere: gruppi di giovani si ritirano a vivere nella foresta per vivere emozioni e contatto fisico; un medico di successo si trasferisce in Etiopia dove ritrova il senso della comunità nonostante le condizioni sanitarie disastrate. Il sociologo anticonformista Zygmunt Bauman racconta perché una vita priva di problemi non è necessariamente una vita felice.
NOTE DI REGIA
«L’importanza che ha l’autonomia e il valore che le viene dato dagli svedesi mi ha sempre affascinato. La Svezia è il paese più individualista del mondo ed è costruito per essere così, sembra quasi che il sistema dica: “Aiutamoci a liberarci gli uni dagli altri” ma così si genera anche un forte senso di solitudine. Il mio film è volutamente provocatorio, la mia prospettiva si focalizza sulle ombre che esistono nel sistema. Mi piace mettere in discussione le idee più indiscutibili e questo modello di società in Svezia è assolutamente intoccabile. L’obiettivo del film è insinuare un dubbio: se l’ossessione per l’autosufficienza e il mito dell’autonomia dell’individuo si rivelassero essere una strada a fondo chiuso, in Svezia come negli altri paesi occidentali, Italia compresa? E io mi ritengo soddisfatto: ho fatto partire un dibattito che potrebbe portare a qualcosa di buono». Erik Gandini