Safari, l'ultimo film del regista austriaco Ulrich Seidl, è disponibile da venerdì 1 settembre 2017.
Presentato in anteprima alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia, Safari è un racconto lucido e tragico sulle attività di caccia che ricchi turisti austriaci e tedeschi compiono in Africa, in particolare sul confine tra Namibia e Sudafrica.
VERSIONE ORIGINALI CON SOTTOTITOLI
SINOSSI
Ricchi turisti austriaci e tedeschi abbattono zebre e giraffe nelle riserve al confine fra Namibia e Sud Africa. Il regista segue le battute di caccia e registra voci e riflessioni dei suoi protagonisti: sul senso dell’attività venatoria, sul rapporto con l'Africa, sull'economia, la vita e la morte. Lo stile diretto e preciso tipico di Seidl non risparmia allo spettatore i particolari del mondo che documenta, evidenziandone impietosamente le venature grottesche, in un racconto che diventa lucido e tragico. Safari è un racconto brutale e senza censure della realtà.
NOTE DI REGIA
«Con Safari non mi interessava mostrare i grandi giochi di caccia dei ricchi o degli aristocratici in Africa, ma piuttosto i cacciatori normali, quelli "ordinari". Cacciare in Africa è stato ed è conveniente per quello che possiamo definire il cittadino medio occidentale. Io mi sono messo in viaggio per scoprire e mostrare cosa motiva tante persone a cacciare e come questa attività possa diventare un'ossessione. Ma durante la lavorazione il film è diventato anche un film sul concetto di uccidere: uccidere per il piacere di farlo senza essere mai davvero in pericolo, uccidere come una sorta di liberazione emotiva.» Ulrich Seidl
IL REGISTA
Ulrich Seidl (1952) è cresciuto nel comune di Horn, in Austria. La sua opera è caratterizzata da uno stile asciutto della messa in scena. Personalità forte, Seidl agisce sulla realtà spiazzando chi cerca di definire il suo cinema: documentario e fiction si mescolano senza soluzione di continuità. Il lavoro di Seidl ha segnato in maniera determinante la recente generazione di documentaristi austriaci. I primi documentari sono Good News (1990), Animal Love (Tierische Liebe, 1996), Models (1998) e Jesus, You Know (Jesus, Du weißt, 2003). La notorietà internazionale è arrivata nel 2001 con Canicola: la pellicola ha ricevuto il Gran premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Gli ultimi lavori sono la trilogia Paradise: Paradise: Love (Paradies: Liebe, 2012), Paradise: Faith (Paradies: Glaube, 2012), Paradise: Hope (Paradies: Hoffnung, 2013) e In the Basement (Im Keller, 2014).
SCHEDA DEL FILM
Regia: Ulrich Seidl
Sceneggiatura: Ulrich Seidl, Veronika Franz
Fotografia: Wolfgang Thaler, Jerzy Palacz
Produttore: Ulrich Seidl
Produzione: Ulrich Seidl Film Produktion, Österreichischer Rundfunk (ORF), ARTE Deutschland, Danish Documentary Production, WDR Westdeutscher Rundfunk
Paese: Austria, Danimarca, Germania
Anno: 2016
Durata: 90'
Distribuzione italiana: Lab 80 film
guarda la breve intervista a Ulrich Seidl
scarica la breve intervista (1.4 GB)
RECENSIONI
"Il distacco con cui Seidl filma i protagonisti – evidentemente ignari di risultare sullo schermo figure grottesche e bizzarre – va ben oltre un’intenzione puramente derisoria ed evidenzia invece il totale scollamento di senso che esiste fra l’aberrante attività che svolgono e la totale mancanza di capacità logico-analitiche per comprenderne l’irragionevolezza.
Dai lunghi piani sequenza a seguire e dai totali fissi dei cacciatori, appare evidente come Seidl voglia operare un ribaltamento mediante il quale i personaggi diventino essi stessi delle sorte di animali che si prestano allo sguardo di qualcuno." - Cineforum.it
"Pochissimi registi fanno film che possono essere identificati con un'unica inquadratura, e Ulrich Seidl è uno di loro" - Variety
"Seidl continua la sua meravigliosa e spietata ricerca antropologica. È un collezionista di esseri umani e, come si faceva con le farfalle, li infila con uno spillo, che è la sua macchina da presa, e li racchiude in una cornice." - Cineuropa.org
"Attuando questa rude presa stilistica, Seidl con Safari mette “a nudo” la cattiveria gratuita dell’uomo a danno dell’essere umano “non pensante”, che agisce unicamente per puro istinto. Per Seidl l’istinto è sinonimo di purezza contrapposto appunto alla ragione, vista come quel connotato maligno che permette all’uomo di recare un danno insanabile a ciò che lo circonda." - Cinematographe.it
"Ogni sparo nel film arriva a bucare il silenzio in sala" - Cinequanon.it