Il 22 giugno 1944 i nazisti prelevano Leopoldo Gasparotto dal campo di prigionia di Fossoli. Il prigioniero è ammanettato e caricato su un’auto che parte a grande velocità. Percorsi pochi chilometri, l’auto si ferma e il prigioniero viene fatto incamminare per una stradina di campagna dove viene assassinato con una raffica di mitra sparata alle spalle. Pochi giorni dopo, il 12 luglio, i nazifascisti avrebbero ucciso con un colpo alla nuca altri sessantasette prigionieri del campo. L’avvocato Leopoldo Gasparotto, prima di diventare comandante militare delle bande di Giustizia e Libertà in Lombardia e braccio destro di Ferruccio Parri, era stato un grande alpinista ed esploratore. Il suo coraggio e la sua autorevolezza lo avevano fatto diventare un punto di riferimento per tutti i prigionieri del campo di Fossoli.
Ruggero Meles è insegnante, alpinista, storico dell’alpinismo e regista. Ruggero Meles presenterà il libro e ne discuterà con Marco Quadri, ricercatore dell’Isrec, Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.