Serata finale della sesta edizione del Premio Ermanno Olmi, destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi. Saranno proiettate le 4 opere finaliste del concorso e la giuria, composta da Chiara Cremaschi (sceneggiatrice e regista), Rossana Galimi (dottoranda di ricerca), Massimo Lastrucci (critico cinematografico e giornalista), Elisabetta Olmi (produttrice) e Stefano P. Testa (regista) assegnerà il Premio Ermanno Olmi e la menzione speciale all’opera più significativa del tema “L’esercizio della pace”, pratica che ritroviamo negli atteggiamenti quotidiani, nell’apertura all’incontro, alla compassione e al dubbio.
Durante la serata – ad ingresso gratuito – si mostreranno le quattro opere finaliste del concorso e a seguire si omaggerà Ermanno Olmi con la proiezione del film I fidanzati (1963). La copia del film proviene dalla Cineteca Nazionale CSC, su gentile concessione della Titanus.
I film finalisti:
VOCE
di Andrea La Puca (Italia, 2024)
VOCE è un impulso, la necessità di dare voce a chi non ha potuto utilizzare la propria. Andrea La Puca e Azzurra Nappi, raccogliendo tramite un form anonimo centinaia di denunce di esperienze di violenza, danno vita ad un monologo femminile che racchiude tutte le voci che non hanno mai potuto essere ascoltate.
Provocadora
di Èlia Lorente Estopañan (Spagna, 2023)
Ciò che non si può ricordare. Le memorie estive di Vera a casa del nonno, vengono interrotte da alcune situazioni che ci fanno mettere in discussione la realtà delle sue azioni, le sue paure e i suoi atteggiamenti. Un punto di vista maturo su un’infanzia spezzata, una scoperta.
We should all be futurists
di Angela Norelli (Italia, 2023)
A cavallo tra gli anni ‘10 e ‘20, in una corrispondenza allusiva, Rosa si confida con la sua amica Giorgina, rivelandole un segreto: l’uomo-macchina immaginato da Marinetti non rappresenta un futuro prossimo per l’umanità, come dicono i futuristi. È un regalo per il mondo femminile, e Giorgina può scartarlo ora.
Mamo
di Jan Ziewiecki (Polonia, 2024)
Uno sguardo tenero sul rapporto tra donne, i cui ruoli sono stati invertiti dal tempo. Una figlia si prende cura dell’anziana madre, ma il loro legame è messo a dura prova dall’affievolirsi della memoria. Le attività ordinarie assumono nuovi significati e la presenza dell’altra persona diventa una fonte di forza di fronte all’inevitabile.