I giovani e la sala cinematografica: un rapporto da reinventare. Il laboratorio-Bergamo

Nell’ambito dell’iniziativa #LombardiaperlaCultura, voluta dalla Regione Lombardia, Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie, la città di Bergamo è stata individuata come sede del convegno sul cinema. E non è un caso. Da anni la Città dei Mille è avanguardia del sistema-cinema lombardo con il principale festival della regione, il Bergamo Film Meeting, la principale rivista di critica, Cineforum, la principale casa di distribuzione indipendente, Lab 80… E con il più grande "cinecircolo" lombardo, per numero di iscritti.

La sfida cruciale, però, per la sopravvivenza stessa del cinema, è reinventare un rapporto fra la sala cinematografica e le giovani generazioni, sempre più “distratte” da device audiovisivi di ogni genere (smartphone, tablet, pc, tv in streaming). Come si fa? Come si valorizza l’esperienza della sala, dove “le dimensioni contano” e dove “il film diventa cinema”?

Ne discutono, insieme ai ragazzi di alcune scuole superiori, Giorgio Pasotti, bergamasco, attore e regista di “Io Arlecchino”, girato in val Brembana, Angelo Signorelli, Presidente di Lab 80 film e Direttore Artistico del Bergamo Film Meeting, Don Adriano Bianchi, presidente delle sale della comunità, Alberto Di Rubba, presidente della Lombardia Film Commisison. Introduce Cristina Cappellini, assessore alle Culture della Regione Lombardia. Modera il convegno Franco Dassisti, critico cinematografico, autore e conduttore de “La Rosa Purpurea”, il settimanale di cinema di Radio 24.

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