“Demy è il cantore dei destini incrociati, degli amori perduti, del caso che condiziona l’esistenza umana, di una sessualità ambigua e ambivalente, dei conflitti di classe che determinano le relazioni fra gli uomini, dell’impossibilità di essere felici, della ricerca inesausta di un mondo di bellezza e di armonia”.
Flavio Vergerio, in "Jacques Demy e un po’ di Varda", Bergamo Film Meeting 2001