Lola, canta in un cabaret, ha un figlio e aspetta che Michel, il padre del bambino, ritorni. Dopo sette anni d'attesa Michel torna, ricco, e riparte con lei e il bambino. Le storie di queste anime sole alla ricerca dell'amore vengono raccontate con eleganza e tenerezza. Lola, donna di vita è il primo lungometraggio (dedicato a Max Ophuls) di Jaques Demy e, nonostante il suo autore sia stato una presenza “laterale” nell’ambito della Nouvelle Vague, di quella straordinaria stagione del cinema francese costituisce un punto fermo per originalità e libertà espressiva.