Diga del Gleno: tragedia di una valle

di Elena Ferri

All’alba del 1° dicembre 1923, Francesco Morzenti , unico sorvegliante di quella possente opera architettonica che era la diga di Pian del Gleno, nel territorio di Vilminore di Scalve, ricevette una telefonata. Era la centrale idroelettrica di Molino di Povo, che gli ordinava di aumentare la portata dell’acqua. Morzenti lasciò la cabina di controllo e si avviò verso la passerella a valle della diga. Era buio, pioveva. Mentre azionava il volano per aprire la valvola della saracinesca di scarico, Morzenti sentì un tonfo. Vide sassi che cadevano. Alzò la testa è notò una fessurazione allargarsi da uno dei piloni che reggevano la diga. Senza avere nemmeno il tempo di pensarci, fuggì. Riuscì a stento a salvarsi: di lì a pochi secondi sei milioni di metri cubi di acqua e fango si riversarono sui paesi sottostanti la diga, causando 359 vittime accertate.

Un racconto a due voci di un disastro annunciato: diga del Gleno 100 anni dopo. Elena Ferri alla voce, Giorgio Cordini (polistrumentista a lungo collaboratore di Fabrizio De André) alla musica. Un connubio di armonie e ricordi per non dimenticare una finestra della nostra storia.

Durata: 45'
Con: Elena Ferri accompagnata da Giorgio Cordini 

Iscriviti alla
nostra newsletter

Non perderti le novità, gli aggiornamenti e tutti gli appuntamenti del tuo cinema preferito.

Iscriviti
Biglietti