«Quando sarò anziano, troverò finalmente il tempo di andare a leggere i miei libri in giardino», ha detto Enrico Cattaneo detto “Ketto”, al compimento dei novant’anni. Quella che sembra una simpatica battuta è invece segno di un’arguzia e vivacità che ancora oggi lo caratterizzano. Nato nel 1917 in una famiglia benestante, ha attraversato il ventesimo secolo in modo avventuroso e originale. Appassionato cineasta, ha ripreso alcuni momenti significativi della sua vita, tra Bergamo, le montagne di Gromo e la guerra in Russia, dove era a capo di un nucleo cinematografico dell’esercito. Benché laureato in agraria, non ha esitato a inventarsi una professione nella stampa aziendale degli anni del dopoguerra, mosso da un entusiasmo ancora oggi contagioso.
Il vivace racconto, effettuato in prima persona, si intreccia a fotografie, filmati, disegni, lettere e libri tratti dal suo vasto archivio. L’effetto che ne risulta è straniante: i grandi eventi del secolo passato sono chiaramente leggibili sullo sfondo, ma colti nella loro quotidianità. I segni lasciati in una vita intensamente vissuta, sono stati vagliati con attenzione con la collaborazione di Ketto per proporre una possibile lettura del ventesimo secolo attraverso lo sguardo e le immagini di un narratore d’eccezione.