In questi ultimi anni il fenomeno dell’ibridazione televisione/cinema si è fatto sempre più evidente, da una parte coinvolgendo in veste di produttori e/o realizzatori cineasti di spessore (Scorsese, Spielberg, Van Sant, Campion, Haynes, Soderbergh…) e dall’altra spingendo registi e sceneggiatori di derivazione televisiva alla ricerca di un linguaggio sempre più raffinato, sempre più cinematografico (con risultati, ovviamente, non sempre rispondenti alle intenzioni, ma spesso decisamente sorprendenti).
Non soltanto il pubblico ma anche la critica stanno riconoscendo sempre più l’importanza di questa svolta. La FIC, per questa ragione, ha deciso di dedicare all’argomento una due giorni di convegno studi a ingresso libero e gratuito coinvolgendo critici e studiosi provenienti dalla rivista Cineforum e da alcune università italiane. Verrà presentata l’analisi di serie di successo come Twin Peaks, Fargo, True Detective, The Knick, Vinyl e di altre meno conosciute ma altrettanto rappresentative come Mr. Robot, Show Me a Hero e Love/Hate. Un caso a parte sarà quello di P’tit Quinquin, nato per la televisione francese (Arte) e subito destinato al pubblico di sala, dopo la presentazione al Festival di Cannes nel 2015 – acquisito per la distribuzione italiana, sarà presentato in anteprima sabato 24 settembre ore 21.00 a chiusura del convegno.
Non mancheranno relazioni di carattere teorico più generale sull’argomento, tra politiche produttive, tipologie narrative e stilistiche e strategie di marketing. Tra gli ospiti anche lo sceneggiatore italiano Davide Lantieri, che ha firmato la serie tv I delitti del BarLume.
Il convegno sarà anche l’occasione per rivedere su grande schermo due film importanti: Il romanzo di Mildred (1945) di Michael Curtiz e Fargo (1996) dei Fratelli Coen, all’origine di altrettante serie di successo.