Questa terza edizione di Cinelatino si caratterizza per la varietà dei paesi rappresentati, ma soprattutto per l’alto livello qualitativo. Tutti i film, infatti, hanno ottenuto riconoscimenti importanti nei maggiori festival internazionali, da Cannes a Berlino, San Sebastian, Torino. Sono produzioni tra loro diverse sia per contenuti che per soluzioni formali; questo è sicuramente un forte elemento di stimolo e di curiosità. Come nelle opere viste durante le passate edizioni, anche quelle di quest’anno contengono storie avvincenti, tese tra passato e presente, tra tradizione e modernità, tra autenticità e contaminazione. La rapidità dei cambiamenti storici, la sussistenza di situazioni problematiche e di conflitti ancora aspri, le enormi differenze sociali, le reticenze e le ipocrisie delle classi dominanti, gli immensi territori abitati dall’indigenza, sfruttati e stravolti dai grandi potentati economici, l’ammassamento attorno alle metropoli da parte di tanti che premono su una ricchezza per loro irraggiungibile, se da una parte riflettono l’immagine di un continente non pacificato, dall’altra costituiscono un enorme serbatoio di narrazioni, di racconti che non rinunciano ad affrontare di petto le piccole e grandi tragedie e a conservare quello sguardo critico, problematico, senza il quale il cinema rischia, oggi, di diventare un rifugio per l’indifferenza e lo spirito di rinuncia.
Proprio questo si fa apprezzare nei film scelti per questa edizione: il loro essere dentro la realtà, la loro capacità di vedere la concretezza, senza però rinunciare alla fantasia, allo humour, alla stravaganza. I personaggi vivono in situazioni di confine, fisiche psicologiche e mentali, cercano una loro strada, coltivano i loro sogni, si avventurano in un mondo complesso e imprevedibile. Giovani e vecchi si inventano strategie per dare un senso alla loro esistenza, per cercare fuori e negli altri l’occasione di vivere la propria identità. Anche quando il protagonista è un bambino di otto anni, che attraverso la crudeltà del mondo impara a conoscere il lato nascosto della maschera.