La personale di Lucrecia Martel e cinque tra i migliori film prodotti nell’ultimo anno fra Argentina, Messico, Perù e Cile: per la seconda rassegna dedicata al cinema latinoamericano, autori e opere che si confrontano con il presente e intersecano il passato. Tante figure di donne, fragili e appassionate, sensuali e combattive. Un cinema che vuole stare dentro la realtà.
La seconda edizione di Cinelatino dedicherà un omaggio a Lucrecia Martel, sicuramente la regista più importante del nuovo cinema argentino. Osservatrice attenta delle inquietudini e delle derive della borghesia, l’autrice si concentra su figure di donne che vivono ossessioni e traumi, momenti di crisi, come nell’ultimo film, che è presentato in anteprima nazionale e che racconta la storia di una crisi profonda della protagonista seguita a un involontario e poco chiaro incidente di macchina.
La panoramica proposta comprende film di paesi diversi che, tutti, raccontano situazioni reali e, ora con i toni del dramma ora con quelli della commedia, bene rappresentano i cambiamenti e le tensioni dentro paesi che hanno vissuto tragici e atroci avvenimenti politici, ma che hanno conservato tradizioni e culture di festa e di esaltazione individuale e collettiva. Le vicende dei singoli sono sempre il tramite per guardare alle contingenze della società, a un presente che tanto ancora si porta dietro di un passato che continua a far sentire il suo peso. La produzione latinoamericana dell’ultimo decennio sta cercando, spesso con risultati di grande valore, di esprimere una sorta di presa di coscienza delle diverse nazionalità e dei diversi gruppi etnici e sociali, senza peraltro rinunciare all’utilizzo di solide strutture narrative e di una intelligente ed efficace resa spettacolare.
Non è un caso che tanti film abbiano come protagoniste figure di donne, che testimoniano di un’epocale mutazione di sensibilità e che meglio possono raccontare le vessazioni e le violenze trascorse e attuali, le nuove emergenze, le attese e le lotte per la difesa della propria dignità.