Sette film scelti tra quelli più rappresentativi di cinematografie nazionali che stanno vivendo, oggi, un grande fermento artistico e culturale. Il cinema latinoamericano si era caratterizzato, soprattutto negli anni Settanta, per il suo carattere di militanza, di denuncia della situazione sociale e politica, con particolare riguardo alle gravi condizioni in cui versavano i contadini e le classi lavoratrici. Poi, negli anni Ottanta e Novanta, il cinema latinoamericano vive una sorta di latitanza; le produzioni rallentano e i film perdono la capacità di leggere una realtà tanto complessa. Ma, da una decina d’anni, ai festival internazionali alcuni film prodotti direttamente nei paesi di quella parte del continente americano cominciano a farsi notare e a far conoscere una nuova generazione di registi. Non è più un cinema dichiaratamente ideologico: il mondo reale entra nello schermo con le sue varie sfaccettature, i grandi mutamenti in atto, sia in campo politico che in quello sociale. I ceti medi stanno crescendo, si sta formando una forte borghesia autoctona; appaiono nuove forme di povertà, cambiano le aspettative, le tensioni e i conflitti. La democrazia fa passi da gigante ovunque: ciò significa una maggiore libertà espressiva, la possibilità di rileggere la storia, di denunciare e capire gli errori e gli orrori di un passato recente. A tutto questo si accompagna l’esigenza, mai così sentita, di uscire dall’isolamento, di aprirsi allo scambio con gli altri paesi del pianeta. I film che si sono imposti all’attenzione internazionale, alcuni dei quali distribuiti anche in Italia, mostrano società in evoluzione, gli squilibri tra le nazioni, le laceranti disparità economiche, le arretratezze ancora diffuse, ma c’è molto interesse anche per le espressioni individuali, c’è il tentativo, con risultati di indubbio valore, di rappresentare le identità dei diversi gruppi sociali nelle loro manifestazioni culturali e ideologiche.
La rassegna proposta per questa prima edizione è una panoramica che intende prima di tutto dare un’idea generale del cinema che si sta facendo, oggi, in quei paesi che, in un certo senso, si potrebbero definire emergenti. È l’occasione, quindi, di scoprire autori poco noti al grande pubblico, di avvicinare storie e personaggi che appartengono a differenti realtà e che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al di là dell’Atlantico. Il continente latinoamericano è un laboratorio politico e antropologico di dimensioni gigantesche. Il cinema, quello che si può vedere soprattutto nei festival europei, ne ritrae la ricchezza, la complessità, le diverse spinte identitarie, gli scontri in atto tra tradizione e modernità. Numerosi sono gli eventi promozionali in loco e in giro per il mondo che sono organizzati con la volontà di sensibilizzare gli spettatori alla visione dei film e al confronto con registi, autori e produttori. Sono segnali di vitalità, che testimoniano un interesse crescente per il linguaggio audiovisivo e le sue capacità di interpretare il presente e di favorire il dialogo tra le varie culture.