AL CINEMA
New York, Brooklyn: Abraham e Shagra sono due gemelli ebrei ortodossi, avanti con gli anni, che conducono un'esistenza appartata nella loro casa di famiglia. Dopo la morte dei genitori hanno accumulato oggetti e memorabilia di ogni genere, riempiendo i locali senza troppo badare all’ordine e alla pulizia. I gatti randagi sono accettati e si aggirano per le stanze con felina tranquillità. L'inquilino del piano di sopra ha però posto un ultimatum: non pagherà più l’affitto se i gemelli non ripuliranno completamente il loro maleodorante appartamento. Abraham a Shagra non hanno altra scelta, devono aprire le porte di casa a una ditta specializzata. Si dà così il via a una traumatica invasione della loro intimità. Saranno costretti a confrontarsi con i propri ricordi e il proprio presente, costretti dalle circostanze a cercare un nuovo inizio.
Quando ho iniziato a filmare, ho cercato di avvicinarmi a questi personaggi scevro di qualsiasi pregiudizio, con quella curiosità infantile che è ancora presente in me. Mi sono sforzato di non giudicare. Ho cercato di sparire, il più possibile, dietro la macchina da presa e mimetizzarmi nell’ambiente che stavo osservando. Era una scommessa. Non avevo nessuna idea di come fosse possibile creare qualcosa di coinvolgente e valido da questa realtà, da questi soggetti. Mi è capitato, qualche volta, di sbirciare in televisione un reality show intitolato ‘Hoarders’ e mi sono reso conto che il tema non era mai osservato, ma soltanto messo in mostra, trivializzato, ridicolizzato. L’unica cosa che sapevo era che volevo stare il più lontano possibile da tutto questo. Mi interessava scoprire cosa sarebbe successo, sia da un punto di vista umano che da un punto di vista cinematografico.
Antonio Tibaldi