Uno scultore necessita di un folto giardino. Di giorno esegue calchi funebri ai morti del villaggio, consegnando alle rispettive famiglie non le spoglie autentiche ma una copia in cera coperta da maschera mortuaria.
I cadaveri, deposti con cura nel terreno dietro casa, fanno maturare il giardino, mentre le colonie di funghi alimentate dalla loro decomposizione generano in chi vi passeggia visioni inaspettate.