Marco Belelli, in arte Divino Otelma è un noto filosofo e personaggio televisivo italiano. Ha 6 lauree e deve la sua notorietà ad una passata attività di mago, chansonnier, politico e per aver fondato l’Ordine Teurgico di Elios e la Chiesa dei Viventi che conta più di 20000 fedeli in cui si autodefinisce Dio. Il film, bloccato sul nascere dalla pandemia del covid 19, si sviluppa intorno ad un lungo anno di frequentazione con il regista a distanza attraverso skype in cui verranno trattati i principali temi della sua multiforme esistenza. In questo lungo percorso di conoscenza tra il regista ed il “Divino” sono state coinvolte anche le principali persone che hanno avuto a che fare con la sua vita terrena, le quali ci restituiranno le loro preziose testimonianze aiutandoci a perdere ulteriormente la possibilità di comprensione davanti ad una figura così complessa e stratificata.
In principio avevo pensato a un film girato in gran parte nella città di Genova, il luogo dove il Divino Otelma è nato, cresciuto, e dove vive ancora oggi. Con il presentarsi della pandemia e dell'impossibilità di viaggiare, mi sono trovato a riformulare il film e ho deciso di adottare un approccio completamente diverso. Il contatto tra me e il Divino Otelma è avvenuto tramite delle videochiamate a cadenza settimanale e attraverso alcuni video "autopercettivi", registrati da Otelma stesso con il suo smartphone. Quello che inizialmente sembrava un mezzo freddo e distante si è tramutato ben presto in una preziosa opportunità di smaterializzarsi, permettendo così a Marco Amleto Belelli e/o al Divino Otelma di esprimersi in un flusso di coscienza e conoscenza da cui è emersa una struggente malinconia, ed al contempo un'idea di cinema più vicina ad un percorso che ad una visione.