OVERTOUR nasce dall’esigenza di cristallizzare l'esperienza di ricerca artistica della coreografa Silvia Gribaudi che, nel corso dell'ultimo decennio ha sperimentato nuove forme di movimento, attraverso la relazione con donne over 60 in tutta Italia. Un viaggio fuori e dentro di sé, una nuova ripartenza sia per l’artista che per le donne che incontra durante il suo percorso. Il film è dunque una riflessione sul cambiamento, sull’invecchiamento del corpo e sulla possibilità di superare i limiti - fisici e sociali - che ne derivano, trasformandoli in azione artistica, poetica e politica. Tutta l’opera di Silvia Gribaudi è permeata da un equilibrio sottile tra ironia, poesia e consapevolezza; anche il documentario cerca di adattarsi a questo stile, alternando riflessioni formali e biografiche, momenti leggeri e ironici e vere e proprie performance di video-danza.

NOTE DELLA PROTAGONISTA

Sono grata a questo film perché riesce a raccontare e trasformare in una traccia permanente la storia di donne che stimo e ammiro per il loro coraggio nel cogliere in un istante la libertà che il movimento può contenere. Il rapporto con loro, nei laboratori e negli incontri di lavoro, mi ha confermato la direzione che desidero approfondire nella mia ricerca di performer e artista: queste donne ci insegnano la capacità di stare nell’istante, di vivere l’essenza al di là delle strutture, di stare nel tempo presente senza essere schiave della forma, dei cliché, delle abitudini, della cultura.