Quanto dura un giorno per chi non sa quanto dovrà aspettare?
Siamo in un campo profughi vicino a Salonicco.
Uno spazio senza tempo, dove persone con passati differenti condividono lo stesso presente sospeso.
Killing Time è un film sulla relazione essere umano-tempo,
raccontato attraverso l'esperienza di cinque migranti che vivono nel campo per un periodo di 18 mesi.
Realizzato grazie al sostegno di Piemonte Doc Film Fund.
Con questo film abbiamo voluto raccontare la sospensione temporale che i migranti vivono nei campi rifugiati. Noi abbiamo girato in Grecia, vicino a Thessaloníki, ma la situazione è simile in molti altri luoghi, come abbiamo potuto verificare visitando altri campi.
I migranti aspettano per anni una risposta alla loro richiesta d'asilo nell'immobilità più totale e nell'impossibilità di costruire un presente e un futuro, per sé e per la propria famiglia.
L'intento di Killing Time è di portare lo spettatore a condividere quel tempo e quello spazio con loro. I protagonisti del film ci hanno accolto nelle loro tende e nella loro intimità, senza filtri. Questo è stato possibile dopo un lungo periodo di contatto con le persone, avvenuto attraverso il lavoro di volontariato svolto da Valeria Testagrossa nel campo, esperienza durante la quale nasce l'esigenza di narrare questa storia. Confrontandoci con gli abitanti del campo ci siamo infatti resi conto che la tematica del tempo vuoto era quella che più gli interessava descrivere. Inoltre l'esperienza umana vissuta all'interno di questi luoghi ci sembrava un argomento poco affrontato da televisioni e giornali, e abbiamo pensato che un film potesse essere uno strumento potente per raccontarlo.