Dal 1° febbraio in sala Sentinelle Sud, un potente noir tra amore, guerra e integrazione.

Il primo, promettente lungometraggio di Mathieu Gérault sullo sfondo di traffici illeciti e ricerca disillusa della fratellanza delle armi.

Arriva in sala distribuito da Lab 80 film, disponibile a partire dal 1° febbraio, Sentinelle Sud , lungometraggio d'esordio di Mathieu Gérault. Tra polar, crime movie e film sociale, tra Jean-Pierre Melville e Roberto Rossellini, Robert Bresson e Sidney Lumet: vincitore del Primo Premio del pubblico alla 40ª edizione di Bergamo Film Meeting, vede protagonisti Niels Schneider (già in J’ai tué ma mère e Les amours imaginaires di Xavier Dolan e di recente coprotagonista di Gli amori di Suzanna Andler di Benoît Jacquot), Sofian Khammes e Denis Lavant, attore feticcio di Leos Carax.

 

Sentinelle Sud si dipana tra l'Afghanistan e la Francia. All’indomani di un’imboscata che ha decimato la sua unità, il soldato Christian Lafayette ritorna in patria. Mentre cerca di riprendere una vita normale, Mounir, suo compagno d’armi rimasto ferito nell’agguato, lo coinvolge in un traffico di oppio. La missione che li ha visti come unici sopravvissuti forse non era quella che credevano. Lafayette, con un’infanzia segnata dall’abbandono e ora tormentato eroe di guerra, sembra inizialmente reagire scegliendo il circolo vizioso della violenza e della criminalità. Per riuscire a sfuggirvi, l’ex soldato dovrà riappacificarsi con il proprio passato e imparare ad amare…

 

Mathieu Gérault approda alla regia e alla sceneggiatura dopo una formazione in ambito economico all’Università di Rennes 1. Il suo cortometraggio Hautes Herbes è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs e ha ricevuto numerosi riconoscimenti a festival internazionali. Sentinelle Sud è il suo primo lungometraggio.

«Da bambino sono stato separato dai miei fratelli più piccoli. Con questo primo film volevo parlare di fraternità e di che cos’è una famiglia. Il ritorno del soldato, con tutta la sua mitologia, era ideale per esplorare questi argomenti. […] Sentinelle Sud lavora tra più generi cinematografici. È un noir: ci sono rapine, debiti, tentazione criminale… Ma è anche una cronaca sociale e politica, racconta di un ritorno dalla guerra con le sue difficoltà. Ho preso spunto da figure che mi hanno permesso di esprimere la ricerca emotiva di Christian e la sua dimensione tragica. Ho tratto parte della mia ispirazione da una certa classicità americana, in particolare Sidney Lumet, da film che seguono la deriva interiore di un antieroe carismatico». (Mathieu Gérault)

— La storia di una rieducazione alla vita e alla pace che attraversa tutte le stazioni di un percorso rabbioso, insofferente, spesso ostile.
Cineforum

— L’esordio di Mathieu Gérault è un noir che sconfina nel dramma sociale e ci ricorda quali ferite inguaribili infligge la guerra.
Cineuropa

— Un lungo viaggio per tornare al punto di partenza e capire che è sempre stato quello il posto giusto.
Cineclandestino


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