È in sala dal 3 dicembre 2015 "Il gesto delle mani" di Francesco Clerici: documentario ipnotico e affascinante sul processo di lavorazione delle sculture in bronzo all'interno della storica Fonderia Artistica Battaglia di Milano.
Dalla creazione dell'artista Velasco Vitali ai diversi passaggi di lavoro artigiano che servono per completare le opere, il film racconta con fedeltà e splendide immagini un metodo antichissimo, rimasto immutato dai tempi dei Bronzi di Riace.
Premio FIPRESCI al Festival del Cinema di Berlino 2015.
SINOSSI
Il documentario segue il processo di creazione di una delle sculture dell’artista Velasco Vitali, dalla cera al bronzo, presso la Fonderia Artistica Battaglia di Milano. Si tratta di un’osservazione di una squadra di esperti artigiani all’opera in una Fonderia centenaria. Il loro lavoro disvela un’immutata cultura tecnica: quella della fusione a cera persa, la cui tradizione risale al VI secolo a.C. Questo documentario è una finestra contemplativa sul lavoro nella Fonderia Artistica Battaglia: un luogo in cui passato e presente condividono gli stessi gesti e in cui ognuno di questi gesti è se stesso una scultura. Questo processo centenario è raccontato attraverso la nascita di una scultura di cane realizzata dall’artista italiano Velasco Vitali: la storia di una trasformazione di una scultura da cera a bronzo va a svelare, anche attraverso l’uso filmati di repertorio, lo storico processo di una fusione in bronzo, di ieri come di oggi.
NOTE DI REGIA
IlGesto delle Mani vuole essere un film narrativo: descrive vita, spazio, tempo e lavoro presso la Fonderia Artistica Battaglia, un luogo storico a Milano, attualmente posto sotto tutela da FAI - Fondo Ambiente Italiano. Questo film dà corpo e immagine al rumore e al passare del tempo durante una giornata di lavoro in fonderia. Gli artigiani sono raccontati solo attraverso il loro lavoro, le loro espressioni e i loro movimenti. Il processo svelato nel documentario è quello di “nascita e rinascita” di una scultura, è la storia di un cane di bronzo. La scultura di Velasco Vitali passa dal rosso della cera alla sua patina finale attraverso una sorta di sacro rituale eseguito in una chiesa antica. Nella fase di montaggio si è cercato di dare una proporzione quasi matematica tra il tempo di lavoro e il tempo del film: a ogni minuto del film corrisponde circa un’ora di lavoro. Così da mantenere un riferimento forte tra la durata di una fase nel documentario e la durata di quella stessa fase nella realtà del procedimento. Le sculture di cani di Velasco Vitali sono famose in Italia, e mi sono sembrate un mezzo perfetto attraverso il quale viaggiare lungo il percorso della loro stessa realizzazione: il perfetto protagonista di una “fiaba”. Una fiaba zen, capace –spero- di creare uno spazio di rilassamento e quasi meditazione, di un ritorno alle origini del lavoro manuale, dove le mani lavorano con acqua, terra, fuoco e aria.
SCHEDA
Paese: Italia
Anno: 2015
Durata: 77'
Fotografia: Francesco Clerici
Montaggio: Francesco Clerici
Musica: Claudio Gotti
Con: Velasco Vitali, Lino De Ponti, Elia Alunni Tullini, Caled Saad, Luigi Contino, Nicolae Ciortan, Tommaso Rossi
Produzione: Velasco Vitali, Fonderia Artistica Battaglia, Francesco Clerici
Distribuzione: Lab 80 film
FESTIVAL E PREMI
Berlinale 2015, Forum (Berlino), Premio FIPRESCI della Critica Internazionale
London Film Festival
Montréal RIDM
Viennale
Sarajevo Film Festival (Bosnia ed Erzegovina)
T-Mobile New Horizons film festival, Breslavia (Polonia)
33esimo Bergamo Film Meeting
11th Docville internationaal documentaire filmfestival, Leuven (Belgio)
30th Dok.fest International Documentary Film Festival Munich (Germania)
Loft Film Festival, Tucson, Arizona (USA)
Vilnius Film Festival / Kino Pavasaris (Lituania)
33esimo Festival del Cinema Uruguayano Montevideo (Uruguay)
Valletta Film Festival (Malta)
Filmfestival del Garda
Euganea Film Festival, Padova
Bellaria Film Festival
Festival internazionale Cinema di Frontiera Marzamemi
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RECENSIONI
"Una poesia onesta" - Ermanno Olmi
"Una tensione che crea suspense e sorpresa" - La Repubblica
"Con un montaggio serrato, carico di tensione filmica, Il gesto delle mani sembra annullare la lenta lavorazione del manufatto" - Il Manifesto
"Un appassionato elogio alla tradizione e all’arte manuale, intrigante e godibile anche per i profani" - Cinematografo
"Un documentario stilisticamente rigoroso e quasi ipnoticamente attraente" - Mymovies
"L’equilibrio trovato da Clerici a tutto l’armamentario immaginifico della sua opera è, tra tutti, proprio il movimento di cesellamento più sottile" - Sentieri Selvaggi