Il "Progetto cortometraggi" è stato ideato nel 1987 da Channel Four e British Screen con il duplice scopo di incoraggiare la rinascita e la diffusione del cortometraggio e di offrire a registi e produttori esordienti l'occasione di cimentarsi con il cinema professionale.
“La qualità di questi prodotti è senza dubbio notevole: ineccepibili sul piano tecnico e professionale, questi piccoli film da 11 minuti spesso sono anche irresistibili, per humour nero (come Arcadia di Paul Bamborough), per intensità emotiva (come Broken Skin di Anna Campion), per tensione narrativa (come Unusual Ground Floor Conversion di Mark Herman), per ironia sontuosa e carnale (come The Kitchen Child). Sono solo degli esempi. Mi sembra comunque che tra tutti ci sia un film che può essere assunto a sintesi e, magari, a "portafortuna" dell'intero progetto: The Universe of Dermot Finn, che non solo riesce a bilanciare le esigenze spettacolari e narrative con quelle più sottili di una ricerca stilistica originale, ma ha anche segnato il passaggio del suo autore al cinema "grande"; infatti, è stato diretto nel 1986 da Philip Ridley che due anni dopo, con Reflecting Skin, ha realizzato, giocando sulle medesime suggestioni e atmosfere, una delle opere prime migliori degli ultimi anni.” (Emanuela Martini, dal catalogo di Bergamo Film Meeting del 1992)