“Il nuovo cinema taiwanese ha una fisionomia sostanziosa e precisa, nella quale (esaurito il primo entusiasmo innovativo e “movimentista”) si delineano nettamente le fisionomie d’autore e quelle marginali, più genericamente professionali e destinate a esaurirsi. […] Dopo i primi passi delle “compilazioni di gruppo e i tentativi individuali antecedenti la nascita del nuovo cinema (ad esempio, quelli di Hou Xiaoxian), prende forma l’universo giovanilistico, tormentato e ironico, costantemente in bilico sugli abissi di una cultura in mutamento, che rappresenta la costante tematica del nuovo cinema”.
Emanuela Martini, Storie del passato e del futuro: il nuovo cinema di Taiwan, in Cineforum n° 276, Luglio agosto, 1988