ATTRIBUITA LA QUALIFICA DI FILM D'ESSAI (delibera Min. 11/2016)
Un viaggio che tocca tre tra i più importanti osservatori astronomici del mondo, situati negli angoli più remoti del pianeta: il deserto di Atacama in Cile, il Grand Karoo in Sudafrica e l’isola di La Palma, nell’Oceano Atalantico. Tre punti privilegiati per l’osservazione e lo studio del cosmo dove, grazie a sofisticate tecnologie, la comunità scientifica internazionale ha raggiunto brillanti scoperte sulle origini dell’universo e della vita sulla Terra.
Vicino ai telescopi vivono comunità indigene, minuscoli villaggi di contadini, pescatori, persone che hanno un legame forte con questi luoghi remoti. Due mondi agli antipodi, che condividono la stessa attenzione verso il cielo che li sovrasta e, grazie alle loro letture e suggestioni, tanto diverse quanto affascinanti, ci aiutano a rivolgere il nostro sguardo verso l’alto, verso le stelle di cui siamo parte.
Ormai da troppo tempo la prospettiva cosmica è assente nella nostra vita quotidiana. In un tempo segnato da conflitti sanguinanti, da fanatismo religioso e sciovinismo nazionale ed etnico diventa necessario ritrovare il nostro legame con il cosmo e risvegliare la nostra coscienza planetaria addormentata. È necessario recuperare uno sguardo cosmico per capire che il nostro pianeta non è altro che un piccolo punto, perso nel vasto oceano dello spazio e del tempo e che gli uomini si trovano insieme a percorrere un cammino comune su un granello di polvere galleggiante in una infinita oscurità. Star Stuff è un viaggio per ritrovare questa prospettiva, attraversando luoghi remoti del pianeta e osservando gli esseri umani che vivono vicino a queste “finestre” sull’universo.