Bosnia, Ramadan 2013. Nel Giorno del Giudizio, dice il Corano, le montagne si solleveranno come piuma. Calamità senza rimedio, o finalmente liberazione dalla gravità del dolore? Il film dà voce a un azzardato, personale tentativo di comprendere che cosa siano la sofferenza e la resistenza in Bosnia. Mostar e Sarajevo sono guardate di scorcio, attraverso frammenti di vedute, ma anche di taglio, tramite incontri che scavano in profondità con una confraternita di dervisci, un musicista rock e un muezin. A fare da perno alla narrazione e alle riflessioni soggettive, il salmo De Profundis dell’Antico Testamento e la sura Al-Qari’ah del Corano, speculari in/evocazioni del segno divino.