Il dono segue l’arida quotidianità di un villaggio calabrese, un tempo popoloso, oggi quasi disabitato. Un vecchio impassibile e una ragazza, che la gente crede posseduta da un demone, sembrano semplicemente in attesa che il tempo li consumi. La ragazza offre il suo corpo agli assalti senza tenerezza degli automobilisti che la caricano in autostop. Il vecchio trova un cellulare, che continua a suonare e a vibrare; l’apparecchio va a infoltire la schiera di oggetti inutili: barche arenate sulla spiaggia, automobili smembrate ai bordi delle strade.